Descrizione
Domenica 29 aprile 1945, ore 8.00, località San Nicolò.
Dopo l’abbattimento di piante per ostacolare la ritirata tedesca, i partigiani locali ingaggiano uno scontro a fuoco con i soldati della 29° divisione Panzergranadier Falke. Lo scontro provoca la reazione tedesca: inizia la rappresaglia.
A Sant’Anna vengono prelevati uomini e ragazzi dalle loro case, alcuni vengono uccisi sul posto. Sono incolonnati: inizia una marcia forzata a mani alzate. La colonna si dirige verso Villa del Conte, Abbazia Pisani, Lovari e San Martino di Lupari, dove proseguono scontri a fuoco, rastrellamenti, case bruciate e uccisioni anche di donne. Alle 15.30 la colonna si ferma in via Cacciatora a Castello di Godego (TV): comincia la mattanza sui civili da parte dei soldati della Falke.
Alla fine della giornata si conteranno 130 morti, molti erano ragazzi: 54 lungo il tragitto e 76 in via Cacciatora. Si salveranno solo due persone.
I funerali si svolsero il 2 maggio 1945.
Le vittime di Sant’Anna Morosina sono sepolte nella Cappella della Beata Vergine Addolorata, nel cimitero del paese, costruita in occasione del decennale.