Descrizione
Monumento ai Caduti di San Giorgio in Bosco.
Il Monumento, posto in piazza Roma, fu realizzato dallo scultore vicentino Napoleone Guzzon (1865-1951) e venne inaugurato nel 1921. Il basamento, posto sopra una breve gradinata di pietra, ha tutte le facce ricoperte da lapidi commemorative. La colonna, con capitello corinzio, sorregge la statua della Vittoria Alata: raffigurata come donna, vestita all’antica, con le ali spiegate, il panneggio e i capelli mossi dal vento, tiene il braccio destro sollevato verso l’alto e sul dorso della mano era appoggiata una colomba nell’atto di spiccare il volo (ora scomparsa).
Ai piedi del monumento è stata posta una bomba d’aereo tedesca della 2° Guerra Mondiale, rinvenuta a Loreggia. Disattivata il 13 luglio 2004 a San Giorgio in Bosco da Nucleo NBC-Civitavecchia.
Cippo commemorativo
Il Cippo fu collocato al centro della piazza Manzoni nel 2015 per commemorare il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale (1915-1918), costituito da un masso proveniente dalle cave di Foza (VI), sull’altopiano di Asiago.
Nella drammatica primavera del 1916, con l’offensiva Strafexpedition, l’esercito austriaco pose la linea di confine nel punto più vicino alla pianura padana. Pochi chilometri ancora e la città di Vicenza sarebbe stata occupata cambiando le sorti del conflitto.
La conformazione della pietra è particolare, l’insenatura naturale scavata dall’acqua richiama la trincea. I pali in ferro ed il filo d’acciaio, posto attorno al masso, sono originali della prima guerra mondiale, recuperati ad Enego e rappresentano la linea di demarcazione del fronte della grande guerra.
Ai lati del Cippo sono poste7 targhe con i nomi delle frazioni del comune, Paviola, Lobia, Sant’Anna Morosina, San Giorgio in Bosco e le località di Cogno, Persegara e Giarabassa. Completa il monumento tre pennoni con le bandiere della Regione Veneto, dell’Italia e dell’Europa.
Monumento ai caduti di Lobia
Il monumento, a forma di ara con al centro la statua del fante eroico, venne inaugurato di autorità civile e religiose, il 9 novembre del 1946. Il memoriale fu fortemente voluto dagli abitanti del paese per commemorare i caduti delle due guerre mondiali: 40 nella grande guerra e 12 nella seconda.
Alcuni attribuiscono il monumento, basandosi sulle affinità stilistiche e la scelta del materiale lapideo, a Napoleone Guizzon, lo stesso del monumento di San Giorgio in Bosco. La statua del fante è stata realizzata con la pietra di Custozza, frazione di Longare, una pietra abbastanza dolce, la stessa utilizzata per le statue della facciata della Chiesa. In origine il monumento era collocato a fianco del campanile, sul sacrato della chiesa. Venne spostato durante i lavori della realizzazione della nuova strada, fine anni ’60 del ‘900, e posto dal lato opposto in un terreno privato. Dal 2012, dopo la realizzazione della pista ciclabile, il terreno è comunale.
Monumento ai Caduti di Sant’Anna Morosina
A Sant’Anna Morosina il monumento ai caduti è una stele posta al centro dell’incrocio tra via San Nicolò, via Monte Grappa e via Morosina. Costruito nel 1960, in sostituzione del vecchio monumento il quale era posto difronte alla chiesa, a memoria dei soldati caduti delle due guerre e delle vittime civile dell’eccidio del 1945.
Lapide commemorativa di Paviola
A Paviola troviamo una lapide, posta esternamente parete sud della scuola secondaria “L. DaVinci”, in cui sono riportati i nomi di tre persone, Ferro, Pettenuzzo e Gatto, morti il 27 aprile del 1945 durante gli scontri a fuoco che ebbero i partigiani con i soldati tedeschi del presidio di Lobia.