Descrizione
Il capitello appartiene alla tradizione popolare contadina. I santi sono protettori contro il male, le malattie, le alluvioni, intermediari fra il mondo soprannaturale e quello umano legato alle superstizioni. Posto negli incroci o ai confini della parrocchia, il capitello rassicurava il viandante: la piccola luce del lumino ad olio era sufficiente per tenere lontane le creature demoniache che, soprattutto di notte, infestavano le vie.
La funzione del capitello Il Sacello votivo veniva realizzato dalla collettività; era un qualcosa che rimaneva ai margini dell’organizzazione della parrocchia e venivano ignorati nei documenti e nelle visite pastorali.
Capitello di via Dante dedicato alla "Madonna Mora"

Il capitello è uno dei più imponenti del territorio sangiorgese, posto al centro del bivio tra via Cogno e via Valli, è dedicato alla “Madonna Mora”.
Il Sacello era già edificato nella seconda metà dell’800, ma come tutti i capitelli non si hanno notizie certe sull’anno della costruzione. All’interno, troviamo, sopra un piccolo altare, la statua della Madonna di Lourdes che la tradizione popolare chiama la “Madonna Mora”.
Sulla statua c’è un foro sull’addome. Tra il 27 ed il 29 aprile del 1945, ci furono scontri armati tra partigiani e tedeschi in ritirata. Un proiettile sparato dai tedeschi si conficcò nella statua e rimane a perenne memoria storica.
Capitello a Lobia dedicato alla "Madonna della Salute"

Il capitello venne eretto nel 1884 in seguito ad una scampata epidemia. Originariamente era collocato all’incrocio con via Chiesa e via Persegara. Venne restaurato nel 1946 come ringraziamento per la fine della guerra. Nell 1982 venne tolto dall’incrocio, diventato ormai pericoloso e collocato nell’attuale posizione tra via Persegara e via 1° Maggio
All’interno all’epoca venne posta la statua della Madonna in trono col Bambino reggente il Globo. La tradizione vuole che proveniente dall’antica chiesa di Santa Margherita che si ergeva sulla riva del Brenta a Persegara. La chiesetta venne distrutta tra il 1797 ed il 1802 dalla furia delle acque esondate.
Durante il restauro del 2012, si è scoperto che la statua è una terracotta del XV secolo proveniente della Bottega di Giovanni de Fonulis.
Attualmente nel capitello è stata posta una copia, mentre l’originale giace ancora all’interno di una cassa in attesa di una collocazione adeguata con il rischio che il paese perda un’opera d'arte unica.
Capitello a Persegara dedicato a "Sant'Antonio da Padova"

Il capitello, posto nel piccolo piazzale antistante l'ex mulino, venne realizzato, con le ultime quattro mole rimaste del mulino, nel 1970. La statua del Sant’Antonio da Padova proveniva da un altro capitello situato dal lato opposto della strada che venne abbattuto durante i lavori di sistemazione della strada, tra il 1967 ed il 1969.
Capitello a Paviola dedicato alla "Beata Vergine delle Grazie"

Il Capitello votivo è stato inaugurato con un solenne cerimonia il 15 ottobre del 2006. Costruito dai fedeli di Paviola in appena dieci mesi, posto tra via Piave e via Ramusa. In quel luogo esisteva già una croce di legno. A fianco è stata collocata l’antica pompa in ghisa.
Capitello in via Pozzo dedicato alla "Beata Vergine delle Grazie"

Edificato nel 1905, sopra un alto zoccolo su cui poggiano le otto colonne che sostengono una cupola ottagonale in cemento. La struttura rappresenta il tentativo attuato all’inizio del secolo scorso di introdurre strutture leggere e semplificate, diverse da quelle precedenti e più tradizionali.
All’interno si trova la statua della Vergine col Bambino.
Capitello di via Calandrine dedicato alla "Vergine Immacolata"

Il capitello fu eretto nel 1947, tra via Calandrine e via San Fancesco, per desiderio degli abitanti della via, come ringraziamento alla Madonna per il ritorno dalla guerra dei soldati. Nel 1987 l’edicola venne completamente rifatta. Al suo interno trovano posto la statua della Madonna ed una lapide in ricordo dell’unico caduto della via avvenuto nel bombardamento di Castel Vetrano del 1943.
Capitello al bivio tra via Spino e via Chioro, dedicato alla "Madonna"

Ha un basamento quadrato e sopra vi è una cupola ottagonale con una croce al vertice. Al suo interno è collocata la statua della Madonna che tiene in braccio il Bambino.
Capitello dedicato alla "Beata Vergine di Pompei"

Una volta era tra via Roara e via Sega, nel 1977 venne demolito e ricostruito nell’attuale posizione per una questione di sicurezza stradale. Il capitello, la possiamo definire una piccola cappella, è dedicato alla Madonna Di Pompei. Al suo interno si trovano una Madonna lignea di fine 800, con San Domenico e Santa Caterina da Siena.